Edito dalla Frank Cass & Co. Ltd., il volume fa parte di una collana di studi specificamente dedicata a tematiche afferenti l'attività di intelligence dei Servizi di informazione.
Il lavoro, che si fa apprezzare per chiarezza e sistematicità espositiva, trae origine da una conferenza internazionale - organizzata dalla Canadian Association for Security and Intelligence Studies (CASIS) e dalla Intelligence Section of the International Studies Association (ISA) - tenutasi ad Ottawa nell'ottobre del 1994 sul tema, invero poco esplorato, del ruolo svolto dai Servizi di intelligence nel periodo successivo alla fine della "guerra fredda", caratterizzato da trasformazioni geo-politiche epocali.
La disamina del tema si snoda attraverso una serie di saggi scritti da autori diversi, ma accomunati dalla circostanza di essere tutti "addetti ai lavori", nel senso che si tratta di personalità che hanno maturato una conoscenza approfondita dell'intelligence attraverso una partecipazione diretta di lunga durata a quell'attività.
I saggi sono raggruppati in quattro parti distinte.
Nella prima vengono esaminati criticamente i diversi sistemi di analisi e previsione attualmente adottati in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Germania e in Australia, ripercorrendone gli sviluppi sin dalle origini e focalizzandone le diversità strutturali e funzionali.
La seconda raccolta di saggi ruota, invece, attorno al tema delle dinamiche burocratiche dell'analisi, incentrandosi in particolare sulle relazioni intercorrenti tra i produttori di intelligence e i fruitori della stessa, cioè i referenti politico-istituzionali che si avvalgono dell'esito di tale attività per orientare i processi di policy-making e di decision-taking cui sono preposti.
Di sicuro interesse è la terza parte che pone a sua volta il "focus" sul diverso e mutevole fronte della minaccia che l'intelligence si trova attualmente ad affrontare. In tale contesto trovano ampio risalto le nuove "sfide" per la comunità di intelligence, i target non nuovi ma ora divenuti prioritari come minacce alla stabilità internazionale: la proliferazione delle armi, il trasferimento delle tecnologie "sensibili", l'ambiente etc..
Nella parte conclusiva il libro considera l'impatto delle nuove tecnologie sull'attività dell'intelligence, tradottosi, nelle più recenti evoluzioni, nella crescente rilevanza della raccolta informativa su base elettronica.
Da una lettura attenta del volume emerge con chiarezza l'intento di evidenziare che, pur nel mutato scenario geo-politico, la missione dell'intelligence resta fondamentale essendo proiettata verso un obiettivo essenziale non altrimenti perseguibile, che è quello di fornire il necessario supporto informativo, al di fuori dei canali ufficiali di conoscenza, ai policy-makers, allertandoli in ordine alle minacce concrete alla sicurezza e agli interessi strategici del Paese .
Ciò pur nella consapevolezza che è diventato sempre più difficile tracciare una linea discretiva netta tra ciò che esige attenzione e vigilanza da parte degli organismi di intelligence e ciò che invece deve restar fuori dall'area di attenzione di questi ultimi.